In Romagna i passatelli sono una istituzione.
Una volta serviti, specie di Domenica, portano sempre aria di allegria e di festa.
Pur essendo un piatto semplice e tradizionale possono comunque essere inseriti in una cena formale, anche per la loro caratteristica di potere essere riscaldati all'ultimo minuto.
L'unico loro difetto è che sono tremendamente ipercalorici.
La mia ricetta:
50 gr Parmigiano
80 gr Pangrattato
15 gr Burro (facoltativo, in origine era midollo di bue)
2 Uova grandi
Noce moscata
Scorza di limone
Procedura:
1) Sbattete le uova con una generosa grattata di noce moscata e scorza di limone.
2) Amalgamate e impastate alle uova il burro sciolto, il parmigiano grattugiato e il pangrattato.
Il risultato sarà un'impasto solido ma appiccicoso al tatto.
Lo avvolgerete in un foglio di pellicola trasparente e lo metterete in frigo per rassodare l'uovo e dare il tempo al pangrattato di amalgamarsi bene.
3) Quando l'impasto sarà diventato meno appiccicoso ma non troppo duro è venuto il momento di fare i passatelli usando l'apposito attrezzo.
Io uso lo schiaccia-passatelli, simile allo schiaccia-patate ma con fori più grandi.
La lunghezza dei passatelli è di circa 5 centimetri, anche se a me piacciono ancora più lunghi.
Esistono diversi attrezzi per fare i passatelli.
Riporto le immagini dei più comuni, dal tradizionale a quello più professionale.
4) Si porta ora a bollore il brodo di carne o di sola gallina.
Si gettano delicatamente i passatelli nel brodo e quando verranno a galla sono pronti per essere serviti.
Non dimentichiamoci di spolverizzare il piatto con del buon parmigiano reggiano.
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